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domenica 18 settembre 2016

Imagine [Speciale Anni 70]

PREMESSA:

Bentornati o benvenuti (Se siete nuovi da queste parti), come promesso prima di agosto, torniamo con nuovi episodi della nostra rubrica sui migliori video musicali nella storia della musica!
Come per le serie tv, anche noi abbiamo adottato questa moda, ovvero con questa puntata vi introduciamo ad una specie di seconda stagione/serie della rubrica, perché ci addentriamo in un nuovo percorso, se avete avuto la possibilità di visitare le puntate precedenti, vi accorgerete che come unici filo conduttore della rubrica (Oltre a criteri di tipo artistico nella scelta dei video), è stato il tempo, se nelle prima stagione abbiamo trattato tutti i video meritevoli di nota dalla loro prima apparizione del 1956, fino a percorrere tutti gli anni 60.
Per questa prima puntata vi introduciamo così nel fantastico mondo dei video degli anni 70, ripercorreremo come nostro solito i video realizzati durante questo periodo; Possiamo notare che fra i video selezionati non si distanzieranno moltissimo da quelli visti in precedenza, ma caratteristica importante che ci porteremo avanti in questa stagione, sarà quella dei video ergonomici o minimalisti, sarà una tendenza che coprirà tutto il decennio dei 70, i video perciò rappresenteranno la canzone con contenuti minimi, di questa tendenza ovviamente ci sono i loro capolavori di questo stile, questo andrà ad opporsi invece alla megalomania dei video del decennio successivo, gli anni 80, in cui il video sarà l’apoteosi del contrario del minimalismo.
Altra cosa importante da notare è lo stile musicali, ovvero usciamo dagli anni 60 dove rock e pop sembrano seguire uno stesso percorso, andando quasi di pari passo, gli anni 70 vedranno comunque l’epoca d’oro del rock nel primo decennio, mentre seguiremo un inversione di rotta verso la fine, dove il pop sembra prendere sempre più potere, questo si rispecchierà anche nei video musicali, ma è anche importante notare la nascita di nuovi generi che rimarranno fino ai giorni nostri, o invece dureranno solo qualche anno, gli esempi maggiori di questo decennio sono l’elettronica, il punk e la disco music.
Fatta questa doverosa premessa buon viaggio nel mondo dei migliori video musicali.

Questo post fa parte della rubrica Best Video Music, ovvero un viaggio attraverso i migliori videoclip musicali nella storia della musica.

39° PUNTATA (RUBRICA)

1° PUNTATA (SECONDA SERIE)


Non potevamo che non iniziare la prima puntata decisamente con il botto, con un brano leggendario e fra i più belli della storia musicale contemporanea, ed il video altrettanto bello rappresentativo di quanto già detto durante la premessa, ovviamente ci tengo a precisare che è sempre una sfida dover parlare di un brano di questa grandezza senza aver grandi conoscenze, quindi cercherò di farlo nel miglior dei modi e con la solita leggerezza di questa rubrica.

Iniziamo a rispondere alla domanda più importante, c’è vita dopo i Beatles?
Effettivamente la risposta è sì, almeno per i due autori dei capolavori della band, Paul McCartney e John Lennon, tutti e quattro dopo lo scioglimento avvenuto nell'aprile del 1970, ma sono loro due ad aver ottenuto il maggior successo dalle rispettive carriere soliste, per quanto riguarda Lennon, il successo di critica e commerciale è quasi immediato, siamo nel 1971 anno di pubblicazione del singolo “Imagine”, e Lennon ha già pubblicato ben 5 album da solista o con la collaborazione della sempre presente Yoko Ono, il brano è tratto dall'omonimo album “Imagine” sempre dello stesso anno, Lennon dunque non si è di sicuro soffermato molto e a distanza di poco ha firmato quello che è il suo brano più famoso e più importante della sua carriera musicale.

Imagine nasce indubbiamente dall'influenza che Lennon riceve da Yoko Ono, per lui sarà fino alla fine la sua donna e la sua musa ispiratrice, subendone il fascino eccentrico ed artistico della sua seconda moglie, ad ispirarlo inizialmente per questo brano è stata una raccolta di poesie di Ono del 1964, intitolata “Grapefruit”, ma non solo, Lennon è stato ispirato nel concetto del brano da un libro preghiera di Dick Gregory, attivista americano per i diritti civili, quello che lo affascinò fu il concetto di canzone preghiera, che si formò poco dopo, Lennon la compose una mattina d’inizio 1971, su un pianoforte Steinway, nella sua camera da letto della sua residenza Tittenhurst Park, in Inghilterra, al momento era presente anche Ono, che lo aiutò nella fase di scrittura, Lennon voleva scrivere un pezzo che potesse essere raggiungibile al più vasto numero di persone, cosa assai difficile per i temi a lui cari che voleva mettere in musica, così "Imagine" prese la forma che tutt'ora conosciamo, che è quella di quasi un inno, una ballad al pianoforte, un rock leggero con un suo facilmente ascoltabile, come ebbe a dire il produttore che la produsse oltre lo stesso Lennon e Ono, "Imagine" è una dichiarazione indubbiamente politica, ma anche un brano commerciale che potesse essere ascoltato da tutti come un inno; La registrazione avvenne nel maggio 1971, nello studio di registrazione a casa Lennon, con delle sovraincisioni nel studio Record Plant di New York a luglio dello stesso anno, anche se inizialmente l’idea è stata quella di registrare il brano in una stanza della casa di Lennon mentre lui suonava il pianoforte Baby Grand bianco, ma l’idea fu accantonata per l’acustica dell’ambiente inadatta.



Successo di Pubblico e Critica
Rilasciata come singolo dalla Apple Records negli Usa nell'ottobre del 1971, divenne il più grande successo solista di Lennon, raggiunse il 3 posto della Billboard Hot 100 ed il primo in Canada per due settimane, nel novembre dello stesso anno raggiunge la prima posizione in Uk; Ovviamente quello che sorprende del brano non può essere unicamente la popolarità acquistata al momento, ma la popolarità che il brano tutt'ora gode fra la critica ed il pubblico, la rivista Rolling Stones ha dichiarato che "Imagine" è il dono musicale più grande al mondo e la inserito nella sua lista più prestigiosa, quella delle “500 Migliori Canzoni di Tutti i Tempi” definendola “un inno duraturo di conforto e la promessa che ci ha portato attraverso il dolore estremo, dalla scossa di morte di Lennon nel 1980 per l'orrore indicibile del 11 settembre, ora è impossibile immaginare un mondo senza 'Imagine’”, Broadcast Music Incorporated ( BMI ) ha inserito il brano fra i "100 Brani Più Eseguiti del Secolo" passato, nel 1999 riceve un Grammy Hall of Fame come brano rappresentativo nella storia della musica, si è classificata al 23° posto dei singoli più venduti in Uk e nel "Guinness dei Singoli di Successo Inglesi" è piazzato al secondo posto dietro solo a "Bohemian Rhapsody" dei Queen, la Rock and Roll Hall of Fame and Museum lo ha inserito nella lista delle "500 Canzoni che Hanno Modellato il Rock and Roll".



Potremmo andare avanti quasi all'infinito tanto è la popolarità ma a trarre le conclusioni è una dichiarazione di una persona propriamente non comune, l’ex presidente degli Usa Jimmy Carter: “In molti paesi in tutto il mondo, io e mia moglie ne abbiamo visitati circa 125, si sente la canzone di John Lennon 'Imagine' usata quasi equamente con gli inni nazionali”, questa vi basta per capire la grandezza e l’universalità del brano che non conosce frontiera di nessun tipo (Forse quella Nord Coreana o quella Cinese), noi tutti la conosciamo molto bene, perché ha superato pure il tempo arrivando a noi, superando la morte dell’artista stroncato da colpi di rivoltella da un suo stesso fan, Mark David Chapman, la sera dell'8 dicembre 1980 a New York, il singolo fu ripubblicato e rientrò in classifica al numero uno per 4 settimane, l’intero mese di gennaio del 1981, in totale nella sola UK ha venduto 1.640.000 copie.


Il brano ha difatti accompagnato tutte le generazioni seguenti al 1971, nei momenti più bui della storia moderna, difatti è ripresa in maniera diseguale, ovvero non parte sempre dai media, ma da molte persone normali e anonime, che come abbiamo visto negli ultimi anni, eseguono in pubblico il brano, a testimonianza che il messaggio di Lennon che ci ha lasciato è molto più forte di tutto il male che riempie il nostro mondo, episodi del genere si sono avvenuti dall’11 settembre, in poi, quando fu MTV a trasmettere il brano frequentemente in tutti i paesi dove l’emittente trasmetteva durante quella giornata, fino ai giorni nostri all'indomani degli attacchi di Parigi nel novembre del 2015, che hanno sconvolto il paese e l’intero occidente, il pianista tedesco Davide Martello noto anche come Klavierkunst, ha portato un pianoforte a coda per la strada fuori al Bataclan, dove 89 ragazzi sono stati uccisi la sera prima ed ha eseguito una versione strumentale per onorare le vittime degli attacchi, il cui video della performance è andato virale, ma altri casi avvengono in ogni parte del mondo in momenti identici.




Inutile aggiungere che dal giorno della sua morte, il brano di Lennon è stato riproposto e rifatto da quasi tutti gli artisti e in tutti i campi musicali, e riproposto anch'esso durante i concerti nei periodi delicati appena accennati, inutile anche farne una lista dato che sarebbe impossibile citarli tutti, ma citiamo Ornella Vanoni nel 1972 che ne incise una versione alterata con il titolo "Immagina Che" riscritta da Paolo Limiti e Felice Piccarreda, mentre quello che ci è andato più vicino è stato Gino Paoli che ne registra nel 1996 una versione più vicino all'originale, non mancano comunque altri casi di artisti italiani che l'hanno ricantata in italiano o l'hanno reinterpretata.


Di cosa parla "Imagine"
Niente di più facile, il testo non è di difficile comprensione, perché Lennon dice ciò che canta, non c’è nulla di nascosto, se leggete il testo avete compreso il messaggio, ma l’unica cosa da aggiungere è che il brano non ha torto è stato preso “in prestito” dalla cultura pacifista, diventando senza pochi giri di parole il suo inno, se il pacifismo avesse uno stato, il suo inno sarebbe questo, ma c’è da aggiungere che è giusto ricordare che il messaggio di Lennon oltre ad essere universale non tocca solo temi cari al pacifismo, ed è giusto ricordarlo perché è importante capire per intero il messaggio di Lennon, che non è stato ispirato unicamente da Ono o da qualcun altro, ma rappresenta anche il suo modo ‘politico’ di vedere le cose: Innanzitutto il brano ha una visione anarchica del mondo ovvero sostiene che “L'armonia globale è dentro la nostra portata, ma solo se respingiamo i meccanismi di controllo sociale che limitano il potenziale umano”, Lennon chiede una unità e uguaglianza costruito sulla completa eliminazione del moderno ordine sociale con i suoi confini geopolitici, la religione, e la classe economica, in breve un azzeramento di ogni gerarchia e posizione sociale in ogni ambiente della nostra vita, solo allora il sogno di cui parla Lennon si potrà realizzare, ma non solo come disse lo stesso Lennon in un intervista a NME: “'Immagina che non c'è più la religione, non più paese, non più politica' è praticamente il manifesto comunista, anche se io non sono particolarmente un comunista e io non appartengono a qualsiasi movimento, non vi è alcun reale stato comunista nel mondo, ma è necessario rendersi conto che il socialismo parlo di ... [è] non è il modo in cui alcuni disegni russo o il cinese potrebbe farlo che li possa soddisfare noi, dovremmo avere un bell... socialismo britannico" Ono ha descritto la dichiarazione lirica di "’Imagine’ come proprio quello in cui John crede: che siamo tutti un solo paese, un solo mondo, un solo popolo", in breve Lennon non fu molto ben accolto dalle autorità americane durante la sua permanenza a NY a causa di queste sue idee, anche se Lennon non si definisce comunista, cosa che forse non avrebbe potuto, ma asserisce che quelle idee sono confluite in parte nel brano, dato che ha un impronta che ricorda il primo socialismo, lontano dagli ideali poi come ben sappiamo tristemente evoluti nelle varie parti del mondo in cui il comunismo è andato al potere, ma è importante conoscere che anche il messaggio politico è contenuto in uno dei più grandi brani nella storia della musica; Da aggiungere ad esso che Lennon definì il brano in una lettera aperta a Paul McCartney pubblicata su Melody Maker e che sa tanto di frecciatina verso l’ex compagno di band: “’Imagine’ è 'Working Class Hero' con lo zucchero su di esso per i conservatori come te stesso”, per concludere questa è una dichiarazione di Lennon che implica la volontà di non fare una canzone per pochi, ma di farla commerciale per farla giungere a tutti.



Ilo
Il Video
Non potevo non dedicare il giusto spazio che il brano merita, ma finalmente arriviamo al dolce, ovvero ciò di cui parla questa rubrica, il video! Se il brano come abbiamo già scritto è universale, non possiamo pensare al video come un qualcosa di diverso, anch'esso inutile dirlo ma lo avete visto, almeno un volta nella vostra vita tutti, fino adesso la rubrica a parlato di video sì importanti, ma di sicuro non famosi come questo.
Se nella premessa vi ho accennato le principali modalità dei video anni 70, questo li raccoglie tutti, il brano è stato rilasciato come singolo nell'ottobre del 1971, ma il video che andremo a vedere o rivedere per molti di voi, è dell’anno seguente, appartiene ad un lungometraggio che adesso sarebbe chiamato Special Tv, dato che questo tipo di lungometraggi era destinato non al cinema, ma alle Tv, non è un film ma è l’insieme di video musicali dei brani dell’album di Lennon, l’omonimo “Imagine”, alternati da spezzoni documentaristici di quella che all'epoca fu la coppia più chiacchierata del mondo della musica rock e non, dato che per anni molti accusarono ingiustamente la Ono della separazione della band, quando i problemi furono principalmente derivanti dagli attriti fra i due compositori ovvero Lennon/McCartnery, dovute a ragioni artistiche e derivanti.


Il lungometraggio intitolato “Imagine” anch'esso è diretto da Lennon/Ono con l’aiuto di Steve Gebhardt, in questi vari spezzoni, la coppia sempre assieme è assistita anche da personaggi come Fred Astaire, Jack Palance, Dick Cavett, ed anche George Harrison, scortata a volta in volta da questi nelle varie stanze, in una di queste Lennon ironizza assieme ad Harrison sulla carriera da solista di McCartney (Segno che i rapporti fra i due erano ben logori), il tutto fu girato nella villa vittoriana che si vede nel video, la loro residenza inglese dove fu composta “Imagine” a Tittenhurst Park, piccola curiosità, il direttore della fotografia Daniel Richter che divenne il fotografo personale di Lennon e Ono all'inizio degli anni settanta, aveva interpretato in precedenza una delle scimmie nella scena iniziale del film “2001: Odissea nello Spazio”.


Quello che andremo a vedere è il video della sola “Imagine”, mentre il piano parte ed è subito orecchiabile che brano sia, vediamo di spalle la coppia Lennon/Ono camminare nel parco avvolto della nebbia, arrivare davanti alla villa bianca in stile vittoriano e fermarsi davanti ad una porta per poi sparire in dissolvenza, la scena successiva è una grande sala bianca e vuota, con il solo Lennon seduto al piano, mentre lui esegue il brano, Ono vestita con una vestaglia bianca apre a mano mano tutte le persiane lasciando entrare la luce che illumina l’intera scena e finirà per sedersi al piano Baby Grand di fianco a Lennon.


Il video è minimalismo puro, pochi elementi, una stanza bianca un pianoforte e i due protagonisti che sono quasi impassibili se non per qualche movimento minimo, rendendo il tutto fra il reale e il sogno, per quanto riguarda il video è di sicuro il più famoso nella storia della musica, ovviamente con l’avvento delle Tv commerciali e di MTV il video come già accennato, è stato riproposto in maniera assidua durante eventi di clamore internazionale, dall’11 settembre in poi, divenuto forse il video che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo visto, se non una più volte, ma è sempre un piacere vederlo e soprattutto ascoltarlo.
Buona visione!




"Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno"


SCHEDA TECNICA:
TITOLO: Imagine
ARTISTA: John Lennon
ANNO: 1972
GENERE MUSICALE: Soft Rock, Pop
GENERE: Iconico, Minimalista
REGIA: John Lennon, Yoko Ono & Steve Gebhardt
NOTE: Ufficiale, Colore, 3:31

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