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sabato 4 agosto 2007

Camping Davide

Come ogni anno il mitico Giorgino Bush lascia la Casa Bianca con tutte le teste di Cia e tutto il suo armamentario di bottoni nucleari per andare in vacanza al Camping Davide (Camp David), dove finalmente potrà riposarsi dopo le fatiche di un anno.

Fare il Presidente degli Stati Uniti non è così facile come dicono, ormai i suoi consensi secondo i media sono al minimo, ma lui è ancora lì in prima linea per difendere la democrazia e gli Stati Uniti da qualsiasi nemico che sia (Terrorista di Al Queda o Terrorista di Al Queda), è finita la Guerra Fredda ma contro l'America c'è sempre un nemico da sconfiggere.

Ma a dire la verità lui il Presidente degli Stati Uniti d'America neanche lo voleva fare, lui stava bene in un ufficio a intendersi con dei palloni gonfiati di speculazioni bancarie o petrolifere, o a chiacchierare con la famiglia Osama, con cui suo padre legava dagli anni 80, ma purtroppo per lui e per il bene del paese è stato svegliato dal padre nel suo solito pisolino pomeridiano e lanciato in corsa verso le elezioni; prima le primarie andava da un paese all'altro a salutare 3 persone e sparare cavolatine, poi eletto in corsa con lo sfigato Al Gore per la poltrona, poi il pareggio ma suo padre ci ha messo del suo e così si è ritrovato lì. non imputiamoli tutto il male delle guerre a metterlo lì sono stati i suoi elettori americani, lui non c'entra niente, è lì per puro caso.

Ma finalmente anche per lui è vacanza, dal campeggio passeranno vecchi amici come Blair o l'italiano Bellachioma, poi Putin porterà Vodka pesante e si giocherà a bere di più rompendo più bicchieri, arriveranno ballerine brasiliane speditegli dall'amico Lula, e poi sfileranno un di sudditi come Karzai o qualche capetto militare dello Stato Libero delle Bananas; ci si diverterà a giocare schiacciando dei tastini rossi facendo saltare la testa a qualche innocente, il gioco continuerà davanti alle telecamere in cui dovrà avvisare di un eventuale attacco dei terroristi, oltre che inventarsi nuovi paesi da attaccare, elaborare strategie con il nuovo amico inglese. Robe comunque per un tipo come lui da sballo, un divertimento unico.

Ma la pacchia sarà breve, al suo ritorno lo aspetta il conto Iracheno e Afgano, no no non si conterà i civili morti bombardati senza motivo, o i figli della patri mandati a far da bersaglio, ma bensì una cosa che preoccupa di più la sua nazione: il costo complessivo di tutte le guerre d'annata di Bush, secondo le voci più maligne si aggirerebbe intorno ai mille miliardi di dollari (in lire non conto perché si tratta di Fantamiliardi, roba da far girare la testa a chi li vede, e le palle a chi li paga), roba comunque da far cadere la più grande economia del pianeta.

Adesso sarà lui a preoccuparsi, ma non dei terroristi, ma dei potentissimi creditori (per intenderci le Banche Armate che hanno fatto prestiti all'amministrazione Bush), che gli potranno fare la guerra, ma sono un pochino più forti per lui.
Comunque vada le guerre continueranno a far morti.

Peace and Love Forever

Gli Oh!Rizzonti!

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