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martedì 12 febbraio 2008

BENZINA DALLA "MONNEZZA"

Buongiorno amici del blog... vi riporto qua sotto un interessantissimo articolo a sfondo ambientalista, il quale ci fa ben sperare...

Bioetanolo, come ottenere benzina dalla spazzatura a metà dei prezzi attuali
Una azienda Usa ha proposto la soluzione per risolvere i problemi di dipendenza dal petrolio, inquinamento da Co2 e aumenti dei prezzi dei generi alimentari. E la General Motors si è subito interessata alla vicenda, bloccando la scoperta con un accordo che lega le due società per i prossimi quattro anni.
La Coskata Inc. opera nel Michigan, Usa, ed è nata dalla idea di quattro super consulenti finanziari del settore idrocarburi, associati ad un ingegnere di origine indiana, che avrebbe trovato il sistema per produrre bioetanolo a un quarto del prezzo attuale di mercato. E soprattutto senza utilizzare sementi coltivati apposta per questa destinazione (come succede ora con grano e soja, il che ha determinato un incremento nocivo del prezzo mondiale di queste materie prime agricole), ma sfruttando qualsiasi tipo di biomasse.
Per biomassa si può intendere un ampio spettro di residui organici, dagli scarti lignei ai semplici rifiuti urbani. Dalla spazzatura si otterrebbe benzina a etanolo al costo di 17 centesimi al litro.
Coskata afferma attraverso il suo marketing manager Wes Bolsen di essere in grado infatti di produrre un gallone di benzina (4 litri) a un dollaro, circa 70 centesimi (contro i due dollari del bioetanolo da grano).
General Motors deve aver fiutato l'affare, e ha chiesto all'azienda di Marineville, Michigan di fornirle bioetanolo con il nuovo procedimento entro l'ultimo trimestre 2008. Dalla fabbrica sperimentale attuale Gm chiede di passare poi ad una produzione di massa, che arriverà al 2011 ad un picco di 400 milioni di litri di etanolo. Il procedimento inventato dall'ingegner Rathin Datta si basa su due aspetti innovativi: la prima parte del processo di conversione ad etanolo prevede la gassificazione dei rifiuti organici; in un secondo momento alcuni microrganismi, o batteri, di scoperta Coskata e registrati con brevetto, porteranno alla fermentazione da cui deriverà il bioetanolo. L'etanolo viene infine separato ed è pronto alla commercializzazione, ed a finire nei serbatoi delle automobili

Oh!Rizzonti!

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