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giovedì 22 dicembre 2011

Il Natale? Un Pasticcio...



Fonte: Ansa


E' inutile, persino superfluo, correre da una parte all'altra della città come dei matti per cercare di organizzare il Natale perfetto. Ancora peggio, poi, lasciarsi prendere dal panico per gli inevitabili imprevisti dell'ultimo minuto: il regalo scomparso nei meandri delle poste, l'ordine sbagliato dal salumiere.

Tanto il Natale - quello vero - fu un pasticcio fin dal principio. A partire dalla "gravidanza inaspettata" della Vergine Maria. Parola dell'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, capo della chiesa anglicana. Williams - che non è nuovo a uscite 'originali' - ha scelto i microfoni della BBC per rincuorare i britannici e aiutarli, a suo dire, a non soccombere allo stress.
Certo, la sua interpretazione del santo Natale ha lasciato però di stucco non pochi ascoltatori. Vedere la natività come "una serie di eventi imprevisti e incasinati" non è in effetti cosa di tutti i giorni, specie se a parlare è una guida spirituale del calibro di Williams. Quel pasticcio, secondo l'arcivescovo, conta "una gravidanza inaspettata, un viaggio imprevisto che va affrontato, una gran confusione con la prenotazione dell'hotel una volta arrivati a destinazione". Insomma, "non esattamente la vacanza perfetta".
La parabola, secondo Williams, ha comunque una morale "vitale" - soprattutto per i credenti moderni. "Cerchiamo di pianificare tutte queste cose e di avere tutto sotto controllo. E troppo spesso, con i pubblicitari che ci sussurrano nelle orecchie tutto il tempo, finiamo per credere che se non siamo capaci di cucinare la cena perfetta, organizzare il matrimonio o il Natale perfetto, allora non contiamo nulla o ci dobbiamo vergognare". Tutte ansie inutili. "Dio - dice Williams - è già lì che ci aspetta e non attenderà certo che ogni cosa sia sistemata alla perfezione".
Meglio dunque prenderla con filosofia, come viene viene
. Musica per le orecchie della stampa britannica. Che non se l'è fatto ripetere due volte e ha subito trasformato l'augurio dell'arcivescovo dal tradizionale "merry Christmas" - felice Natale - a un più prosaico "messy Christmas". Natale incasinato, per l'appunto. Ma Williams con ogni probabilità non ne avrà a male. "Son sempre indeciso se augurare un Natale sereno", ha concluso, "perché difficilmente lo è. Quello che posso fare è augurare gioia nel pieno della confusione e la benedizione del Signore per ogni cosa, sia ordinaria che imprevista

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