Oggi vogliamo parlarvi di cos'è l'Isis e rassicurarvi subito che non è una nuova tassa, anche se il nome è molto simile.
Cos’è l’Isis?
Non c'è giorno che non ne sentiamo parlare, ma cosa si nasconde
veramente dietro la sigla ISIS e perché fa così paura?
Tutto nasce in Iraq dove la
divisione di al Qaida è guidata all’epoca da Abu Musab al-Zarqawi, come ogni
cellula ha un nome diverso ma i metodi sono uguali, il nome è AQI che indica
l’alleanza con al Qaida e che è impegnata in Iraq, al-Zarqawi inizia ad usare
metodi diversi da al Qaida, che è un insieme di guerriglieri posti a difesa delle
terre islamiche dagli occidentali, fa
scoppiare una guerra civile nel già diviso neo-governo iracheno
filo-occidentale, ma le cose non gli vanno bene, viene ucciso da un attacco
aereo guidato da Usa e Giordania; Gli succede Abu Omar al Baghdadi che il 13
ottobre 2006 annuncia la nascita dell’ISI (Stato islamico dell'Iraq), la
politica non cambia e sembra più concentrare i suoi obiettivi su civili,
aumentando le divisioni all’interno del gruppo fra sciti e sunniti che iniziano
a collaborare con le forze americane, questo porta all’annientamento dell’80%
dello stato generale e nell’aprile del 2009 all’uccisione di Abu Omar al
Baghdadi.
Sembra tutto finito ma subentra AbuBakr al-Baghdadi, nello stesso anno venne rilasciato dal campo di detenzione
americano di Camp Bucca in seguito al parere di una commissione che ne
raccomandava il "rilascio incondizionato" (Assolutamente dei geni!), ed è qui che nascono i
dubbi, e che dubbi! Secondo testimonianze di alcuni ex-internati il campo
era un vero e proprio centro di addestramento per terroristi, con classi
dedicate all'apprendimento delle tecniche per costruire autobombe o perpetrare
attacchi suicidi; Che senso ha tutto questo, perché gli americani stanno
addestrando al terrorismo in un campo mascherato come prigione dei futuri
terroristi!? Forse, cambiano i tempi ma gli errori si ripetono, è forse una
sorta di guerriglieri che dovevano mantenere l’Iraq sotto il controllo Usa dopo
il loro abbandono? Un po’ come fatto in Afghanistan quando non si occuparono
direttamente ma investirono tutte le energie per una forza anti-sovietica?
Ora al-Baghdadi libero a maggio del
2012 diventa leader dell’ISI collaborando con ex-militari che hanno lavorato
con il regime di Saddam e nell’aprile del 2013 cambia nome in ISIS (Stato
Islamico dell’Iraq e del Levante) nello stesso anno inizia la sua lotta anche
nella Siria divisa dalla guerra civile; Nel giugno del 2014 si autoproclama
califfato col semplice nome di IS (Stato Islamico).
al-Baghdadi riceve il Grammy Award come "Miglior gruppo teroristico rivelazione". [@AndreFCecchin] |
Qual è l’obbiettivo principale
dell’ISIS?
L’obbiettivo principale dell’ISIS
è inglobare la zona del Levante per farne un califfato musulmano,
l’area di mira espansionistica è il Mediterraneo orientale e comprende: Siria, Giordania,
Palestina, Libano, Israele e Cipro. Anche se al-Baghdadi si è solo autoproclamato
califfo, ma nell’Islam per la proclamazione di Califfo le regole sono ben
diverse.
Per raggiungere questo obiettivo
al momento l'Isis conta un numero che si aggira fra i 15mila e 30mila
guerriglieri, il governo americano ha affermato che dall’inizio degli attacchi
aerei sono stati uccisi 6mila miliziani. L’intelligence dice che circa 4mila
stranieri si sono uniti all’IS da settembre.
Come si finanzia?
Al momento l’Isis non ha nessun
stato che lo appoggia, persino l’Iran si è detto disposto ad attaccarlo in
Iraq, i suoi benefattori sono privati cittadini, molto benestanti se non
sceicchi, provenienti maggiormente da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita,
Qatar e Kuwait.
Alle donazioni dei privati si sono
fatti notare per i rapimenti e le estorsioni, aggiungendo il controllo di
importanti centri petroliferi e raffinerie, traffici illeciti tramite il
confine con la Turchia (Più volte denunciato dai combattenti curdi ma ignorato
dal governo turco che di notte non esercita nessun controllo, forse di proposito),
tutto questo ha fatto meritare l’appellativo del gruppo terroristico più ricco
della storia.
Si è parlato più volte di colpire il gruppo nella sua parte più debole, ovvero finanziariamente bloccando le transizioni e le donazioni, ma fino nessun stato è intervenuto e questo non ha fatto altro che aumentare la forza del gruppo.
Il nostro premier ha trovato la soluzione! |
Che differenze ci sono con al
Qaida?
Le differenze anche se minime ci
sono, ovvero è nata una divisone fra l'Isis ed al Qaida il cui capo attuale è Zawahiri, che si accorge da tempo della notevole violenza del
gruppo e la sua idea di colpire tutti indiscriminatamente, lo invita a non aderire alla guerra santa in Siria contro il governo di Assad dove hanno già una
cellula che combatte, ma il programma dell’Isis è
la conquista della Siria e perciò le milizie dell'Isis non aspettano e la invadono, allora Zawahiri nel
febbraio del 2014 decide di cacciare l’Isis. Ma l’Isis ha successo conquistando metà della
Siria e metà dell’Iraq spingendosi fino a Baghdad.
Al momento fra i più estremisti l'Isis gode di maggiore successo rispetto ad al Qaida che sembra aver perso consensi.
Boom di ascolti per l'ultima puntata di Sanremo, oltre 30 milioni di spettatori incollati allo schermo per il super ospite "John il Boia" che in diretta ha tagliato la testa di Carlo Conti. [Gian Boy] |
Perché sono così violenti?
I motivi sono tanti e vari, anche se non
c’è nulla che giustifica la violenza, prima questa violenza serviva per
destabilizzare il governo centrale di un paese attaccato portandolo sull'orlo della guerra civile, come successo prima in Siria, in Iraq e ultimo la Libia, subentrando a situazioni già precarie, ora gli
obiettivi sono di natura politica e propagandista, la violenza e la paura hanno molto più successo della predicazione religiosa, ovvero i tempi sono cambiati,
Osama morto o no non è più il leader che accomunava con i suoi videomessaggi
invitando tutti alla guerra santa contro l’invasore occidentale, ora senza un
leader di “spessore” la propaganda è data dalle immagine che ne mostrano la
forza e i suoi successi, come successo nei video di John il “boia” che esprimono al
massimo la brutalità e la violenza, nei video non vediamo un richiamo ma vediamo le azioni della guerra santa, questo spinge in molti ad ammirare il suo modo di fare. Inoltre l’Isis ha intelligentemente
delegato la sua comunicazione ai membri di origine occidentale, per la prima
volta un gruppo terroristico fa un uso massiccio dei social media, usandolo come lo usano le star e le aziende, la comunicazione è diventata una delle sue armi migliori, come nei video che sono girati in puro stile occidentali con mezzi molto cinematografici, significa che il messaggio è diretto molto più all'occidente che verso l'oriente.
Inoltre non possiamo non notare che la brutalità dell’Isis va a tutto
tondo, fra i crimini oltre a quelli più vari di guerra troviamo i massacri, esecuzioni
di gruppo, la persecuzione religiosa a livelli massimi, la soppressione di ogni
diritto civile e violenza sessuale.
Occhio per Occhio! [Gian Boy] |
Perché ci fanno paura?
Bella domanda, non è proprio paura, forse perché semplicemente finché si
ammazzano fra loro a noi poco importava, se una scuola o un ospedale venivano bombardati a noi non importava, ma quando vediamo un occidentale subire la stessa
sorte ci tocca da vicino, aggiungiamo gli errori da
parte dei media occidentali che dopo l’attacco di Parigi hanno creato un circolo vizioso. Come successi l’Isis non fa paura, sono padroni di un gran sacco di sabbia, ma il raggio d’estensione delle sue
azioni preoccupa gli stati, come il grande successo che stanno ottenendo in Libia, ma il circolo vizioso creato porta i media a trasmettere i loro video e poi a lamentare che questi fanno video, come loro risposta continuano a fare video, tolto il megafono tolto il problema, attaccarli alla fonte evitando di trasmettere i loro video e censurarli alla fonte sui social, questo credo porterebbe un duro colpa alla loro propaganda.
Dobbiamo constatare il
fallimento del modello occidentale come integrazione e come immagine positiva, spiegato dall’alto numero di civili nati da
immigrati in occidente che hanno lasciato tutto per andare a combattere nelle
fila dell’Isis, per via del richiamo religioso legato a quello economico (sì le persone ingaggiate in
Europa vengono pagate e anche molto bene!) ha vinto sul resto e con questo problema se continuare sulla strada di quest'integrazione, l'occidente dovrà farne i conti per gli anni futuri.
Amico terrorista sei avvisato! |
In attesa che l'Isis venga in Italia e dovremmo scrivere qualcosa di diverso da adesso, un saluto e ricordate sempre Peace and Love! L'Amore e la Pace vincono su tutto!
P.S: Non perdetevi l'articolo del grande giornalismo de "Il Giornale" su al-Baghdadi: "E' un ubriacone, omosessuale ed egoista". Sempre sul pezzo!
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