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domenica 26 aprile 2015

Bella Ciao

Per chi non c’era o inseguiva un suo default, ecco la breve storia della canzone che è divenuta un simbolo della storia della Resistenza e della Liberazione in Italia e come continua ad avere un grande seguito anche fuori dall'Italia come canto di protesta.


In Italia è uno dei canti popolari più famosi e fra i più cantati, anche se attorno a questo brano ne è nata una gran speculazione, accusato di essere un inno di una sola parte della Resistenza o di una parte politica, e non di essere un brano facente parte del nostro patrimonio storico e culturale.
Come tutte le canzoni popolari è un insieme di musica e parole, fatta di tagli e cuci, tramandata solo per via orale con innesti probabilmente di circa un secolo prima e con origini che mescolano origini piemontesi, trentine e venete, di cui il potenziale autore è ignoto, ma la sua origine nella versione attuale che noi conosciamo è documentata in una zona ben precisa, in Emilia e nelle zone appenniniche, luoghi dove si rifugiavano i partigiani durante la resistenza.
Poté essere cantata pubblicamente solo dopo la Liberazione, ovvero dopo il 25 aprile e divenne un inno all’Antifascismo, la sua ulteriore popolarità la deve ad un episodio avvenuto nel 1947. a Praga al Primo Festival Mondiale della Gioventù, la canzone cantata con molta probabilità da membri partigiani che parteciparono alla rassegna, piacque molto e ne fu ripresa e tradotta in varie lingue per essere capita anche in paesi di lingua non italiana, quella più famosa e più usata rimane ancora adesso la versione in italiano.



La sua forza non è quella di essere un semplice canto popolare, a differenza delle altre ha avuto una carica, una forza di lotta e di sentimento che hanno segnato la lotta alla libertà di un popolo contro una dittatura; Ed ha potuto mantenere un fascino intatto fino ai giorni nostri, nel corso degli anni ha visto l’avvicendarsi di artisti come Yves Montand, Giorgio Gaber, Modena City Ramblers, ma non ha mai avuto una vera e propria versione ufficiale, essendo patrimonio di tutti, può essere cantata da tutti, non è legata ad un solo artista, è una canzone libera.

Nel corso di questi 70 anni ha trovato un’ulteriore vocazione come canto di Resistenza contro ogni forza oppressiva e senza essere vista come inno di una parte politica ma un inno che può essere cantato da una persona piuttosto che un gruppo, divenendo canto di protesta, come possiamo vedere gli esempi sono molti, è stato utilizzato nel 2002 facendo molto scalpore all’epoca dal conduttore Michele Santoro in sua risposta all’Editto Bulgaro di Berlusconi che portò successivamente lo stesso Santoro, Biagi e Luttazzi fuori dalla Rai; Altri eventi che ne determinano il successo sono avvenuti negli anni successivi, lo hanno utilizzato durante le proteste dell'ottobre 2011, il movimento "Occupy Wall Street"; Il candidato socialista Francois Hollande lo ha scelto per concludere un suo discorso in occasione delle elezioni presidenziali 2012; Fra i giovani turchi durante l’occupazione della Piazza Taksim di Istanbul e in tante altre città turche nel 2013;

Durante le manifestazioni studentesche ad Hong Kong dal movimento divenuto famoso col nome"UmbrellaRevolution", proteste contro il governo filo-cinese;

Nelle piazze in Grecia contro l’austerità in appoggio al neo-eletto governo Tsipras; O nella struggente versione con violino cantata a dall'attore e comico francese Christophe Aleveque durante il funerale laico del fumettista Bernard Verlhac detto "Tignous" una delle vittime della strage avvenuta al settimanale satirico francese Charlie Hebdo.

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