Che cosa c’entrano gli Armeni, i “Giovani
Turchi", un Genocidio “Mai Avvenuto”, Papa Francesco ed il Negazionismo Turco?
Se ve lo siete perso, per chi non c’era o inseguiva una sua chimera ecco un
riassunto sul Genocidio Armeno.
Memoriale del Genocidio Armeno (Yerevan, Armenia) |
Tanto per ricordarlo domani in
Italia verrà commemorato il 70° Anniversario della Liberazione dell’Italia
dalle forze nazifasciste da parte delle forze partigiane, ma oggi venerdì 24 aprile viene celebrata un’altra
commemorazione, non di gioia ne di liberazione, ma bensì una giornata per
celebrare la memoria del genocidio che ha coinvolto la popolazione armena esattamente
100 anni fa.
Il Primo Massacro
La storia di questo crimine
contro il popolo armeno e contro l’umanità da parte dell'Impero Ottomano è avvenuta in due periodi distanti fra loro, la prima di molto antecedente al 1915,
bensì al 1890, alla prima ondata di propaganda anti armena sostenuta dal
governo ottomano a cui seguì una rivolta del popolo armeno, la conseguenza fu
una strage perpetrata dall’esercito ottomano a fianco dei curdi in cui si
calcola persero la vita 50.000 armeni.
Il Secondo Massacro
Nel periodo che precede il 1915
in Turchia nell’ormai debole Impero Ottomano (che cesserà di esistere 7 anni dopo, nel 1922) si era insediata al potere il
partito di quelli che successivamente verranno definiti come i “Giovani Turchi”, nella loro politica
vi era l’interesse a resuscitare quell'Impero per farne una potenza alla pari delle potenze europee; Storicamente la seconda ondata avvenne anche a causa di una paura che
il popolo armeno potesse allearsi con la Russia per destabilizzare il fragile
impero, ma si può ben pensare che vi fosse un ideologia oscura ben oltre, una
possibilità di riportare ai fasti l’impero anche con l’espansione territoriale
ed in questo territorio l’unica etnia possibile era quella turca, non vi
sarebbe stato spazio per qualsiasi altra etnia e religione diversa da quella turca e mussulmana, altre etnie subirono attacchi da parte dei giovani turchi come i greci e gli assiri, l’ideologia della razza superiore in versione “ante-litteram”, in anticipo su zio Adolf; Così ne segui una prima
repressione nella regione della Cilicia nel 1909 in cui persero la vita 30.000
armeni, a seguire le potenze come Francia e Russia cercarono infatti di prendere contatti con i maggiori rappresentanti della comunità armena per incitare
il popolo già gravemente provato ad una rivolta contro l’impero, ma
nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 avvenne un’operazione poi ripetuta e
divenuta tragicamente famosa in Germania come la “Notte dei Cristalli”, in quest’operazione venne
deportata l’intera élite culturale armena di Costantinopoli (Istambul), di cui
facevano parte più di mille intellettuali armeni tra cui giornalisti,
scrittori, poeti e politici; Sistematicamente il massacro andò avanti più a
Oriente, nelle terre abitate da millenni dal popolo armeno, uccidendo gli
uomini e deportandone i bambini e le donne nel deserto siriano, dove morirono per
la fame e per la sete o ancora peggio morti con la tortura, una di queste era inchiodare i ferri da cavallo ai piedi dei poveri bambini. Gli storici si trovano concordi nell’asserire che il
bilancio finale di questo genocidio è di 1.200.000 persone, una cifra che oscilla fra il bilancio asserito asserito dalla Turchia che è di
200.000 persone e quello armeno che è arrivato a contarne ben 2.000.000.
Il taglio delle teste non è brevetto ISIS. |
Negazionismo
Anche in Turchia nel 1915 pagavi con la vita l'essere cristiano, la morte per delle donne armene colpevoli d'essere cristiane, al confronto l'ISIS fa tenerezza. |
Perché ne parliamo, credo che semplicemente perché è stato per lungo tempo come fatto storico di grossa portata totalmente ignorato, per via che l’evento
è stato stupidamente catalogato come un’avvenimento in seno alla Prima Guerra Mondiale (di cui ricorre anch'esso il centenario), così ci si perde nella guerra e non si fa il punto sul fatto che qui
di guerra non vi era nulla, ma fu perpetrato un brutale genocidio da parte di un esercito contro una
popolazione totalmente inerme; Oltre alla Prima Guerra Mondiale è stato poi offuscato dal Genocidio dei
Genocidi, quello antisemita perpetrato dalle nazioni nazifasciste e conosciuto
da chiunque, ma basterebbe la cifra di 1.200.000 persone per portarci a
riflettere che non è una sciagura da poco, lungi da fare la classifica dei
genocidi il nostro obiettivo è affermare la gravità di una delle prime grandi
tragedie dell’umanità nel 900.
L’ultimo decennio ha portato con sé
anche un nuovo vento di presa di coscienza da parte dell’umanità di questa tragedia, difatti ultimamente sempre più spesso viene citato, ultimo Papa
Francesco che il 12 aprile nella messa di commemorazione della tragedia nella
Basilica di San Pietro ha pronunciato la temibile parola: “Genocidio”, né è derivata una vera e propria strigliata al Papa dall’attuale governo Turco per
l’aver utilizzato una parola del genere. Perché temibile?
Perché è da un secolo che il
governo Turco continua a rinnegare l’avvenuto genocidio a danni del popolo
armeno, al massimo come successo qualche anno fa, l'attuale premier Recep Tayyip Erdogan ha fatto
delle scuse, molto generiche, nei confronti delle persone di tutte le etnie e
religioni uccise in quelli che ha definito dei semplici e banali “incidenti”
del 1915, in pratica un “So ragazzi!” riferito ai Giovani Turchi esecutori del
genocidio, anche se l’attuale governo turco non si è macchiato di questo
genocidio resta il fatto che sempre più insistentemente vuole preservare un’aurea
di beatitudine e verginità nella storia moderna della Turchia, lo fa
apertamente e senza mezzi termini, sicché sembra destare molta paura alle altre
nazioni che riconoscono l’avvenuto genocidio.
Il governo italiano lo ha fatto
nel lontano novembre 2000, a cui si aggiungono moli stati europei ed americani con un totale di 21 stati; Ieri il cancelliere tedesco Angelona Merkel ne annuncia a sorpresa il
riconoscimento da parte della Germania (Eh sì i diritti intellettuali vanno riconosciuti!), mentre la Casa Bianca nonostante il parere favorevole del Senato evita di usare la parola “Genocidio”, fa
molto rumore!
Esecuzioni pubbliche, non esisteva ancora Youtube. |
Dopo questo nostro articolo se foste interessati a saperne di più potete contare sul dettagliato resoconto fornito da Rafael de Nogales Méndez,
ufficiale di origine venezuelana che ha servito nell'esercito ottomano nel
periodio del genocidio, nel libro “Quattro Anni Sotto la Mezzaluna”; Il cinema
con opere come “Ararat” e “La Masseria delle Allodole” di Paolo e Vittorio
Taviani tratto dall’omonimo romanzo; Anche in musica è possibile trovare
testi che trattano della vicenda del gruppo “System of a Down” i cui membri hanno
in comune la triste perdita di familiari, essendo di origini armene.
Le seguenti immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità, siete avvisati!
Peace and Love ☮
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