Non è che una Rockstar debba per forza morire, ma anche le Rockstar muoiono, che siano i vostri miti o le vostre leggende, anche loro hanno un punto debole, sono umani, invecchiano... insomma diventano famosi, vendono una sacco di dischi (Vendevano un sacco di dischi), poi il successo, poi, muoiono.
Il Rock nella sua lunga agonia piange un'altra stella, Prince si è spento all'età di 57 anni, il 21 aprile, non ci soffermiamo sulla grandezza dell'artista, che molti di voi già conoscono, ma ci soffermiamo questa volta sull'età in cui il Rock rivuole indietro l'anima dell'artista dopo averla fatta diventare una stella, Prince, vero nome Prince Rogers Nelson è morto in circostanze non ancora chiarite dalle autorità che stanno indagando, ultima notizia che ci viene fornita è che non dormiva da ben 6 giorni, come ebbe a dire il mio amico Christian dopo averlo visto in concerto a Roma nel 2006, "Prince è un cavallo!... Era un cavallo!", ma va bene il cavallo ma sei giorni anche per un cavallo sono troppi, ma la sua sintesi è che è stato un cavallo, un uomo che è riuscito a tirare in un mondo abbastanza pericoloso a sopravvivere fino a 57 anni, sembra strano ma Prince è nella media, insieme a molti altri.
Esistono tre diverse scuole di morte per Rockstar, la prima il famoso Club 27, la seconda quella in cui è finito Prince, la terza è quella degli altri esseri umani, quando sei qui da tanto e il buon Dio ti chiama, ma come forse potremmo vedere ad ottobre ad Indio in California quest'anno si esibiranno in tre giornate gente come The Rolling Stones, The Who, Bob Dylan, Roger Waters, Neil Young e Paul McCartney, insomma non proprio giovani, ma hanno tutti l'età da pensionati.
Quello che è venuto fuori da una ricerca americana, perché dopo il pensionato, il mestiere più pericoloso sembra essere proprio quello della Rockstar.
Il Club 27
E' il titolo dato dai giornali e media per indicare artisti, prevalentemente del mondo della musica rock, deceduti all'età di 27 anni, chiamata anche Maledizione del J27, che ha accomunato artisti morti prematuramente a 27 anni e con la lettera J come iniziale del nome o del cognome, di questo ristretto e riservato club fanno parte: Brian Jones (28 febbraio 1942 - 3 luglio 1969), Jimi Hendrix (27 novembre 1942 – 18 settembre 1970), Janis Joplin (19 gennaio 1943 – 4 ottobre 1970) ed ultimo Jim Morrison (8 dicembre 1943 – 3 luglio 1971).
Ma il club dei morti a 27 anni è molto numeroso, conta quasi 31 nomi, il più celebre è stato Kurt Cobain morto nel 1994, ed ultima Amy Winehouse morta nel 2011, ultimissima new entry è Nicole Bogner ex cantante dei Vision of Atlantis morta nel 2012.
Da questo possiamo considerare che il lavoro di Rockstar è pericoloso assai, ti espone a molti rischi, oltre a morire giovanissimo, ma se andiamo a vedere le cifre, morire a 27 anni non è nella media, oltre alla maledizione gli anni più pericolosi per una Rockstar sono quelli del 28° compleanno e del 33° e 34°. Insomma il club dei 27 non è una bufala e poi non è così numeroso!
Lo Studio
Lo studio che abbiamo preso in considerazione è stato pubblicato nel 2014 sul sito The Conversation e condotto da Dianna Theadora Kenny, che insegna psicologia e musica alla University of Sydney, analizzando la morte di oltre 12mila musicisti famosi avvenuta tra il 1950 e il 2014 ha scoperto che la maggior parte degli artisti inseriti nel suo database sono morti fra i 50 e 60 anni, non giovanissima, insomma ma nemmeno si possono godere una pensione tranquilla, bestemmiando giocando alle carte o a boccie al circolino, circondati da delle badanti.
Ma attenzione, per i musicisti il rischio di morire giovani sia più alto che per il resto della popolazione, ma questo ha causa dello stile di vita, la durata della vita dei musicisti famosi è fino a 25 anni più breve rispetto a quella della popolazione americana equivalente, i tassi di morte accidentale sono tra le cinque e le dieci volte più alti, il tasso dei suicidi tra le due e le sette volte, e quello degli omicidi fino a otto volte più alto rispetto alla popolazione americana.
Riassumendo, prima di decidere di fare la Rockstar pensateci un attimo!
Un saluto al nostro piccolo Prince
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