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mercoledì 14 novembre 2007

I Nuovi Mostri / 23-2

Il Partigiano Biagi / 2
Programmi come Il Fatto, Sciuscia e Satiricon sono stati sospesi dall'azienda senza motivo, anche se erano i migliori programmi per qualità e successo televisivo. Ed ecco il famoso Ditkat Bulgaro:
"L'uso che Biagi, Santoro, [...] ... Luttazzi hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga."
A questo Biagi rispose prontamente:
"L'uso della lingua italiana non è il forte del Presidente del Consiglio e la frequentazione con Bossi non lo aiuta a esercitarlo, ma siccome ha detto: "Uso criminoso della televisione", vorrei sapere quale reato ho commesso: stupro, assassinio, rapina? Non sono certo un suo estimatore, ma non credo di aver fatto niente. Sono stupito che, mentre il mondo si preoccupa del Medio Oriente e dell'Afghanistan, il Presidente del Consiglio di un paese di circa 60 milioni di abitanti in giro per il mondo si preoccupi invece di Santoro, Luttazzi e Biagi. Sono atteggiamenti che fanno riflettere: il Presidente del Consiglio ha un concetto di libertà di stampa che mi pare ristretto. E' un peccato che non possa querelare il presidente del Consiglio perchè lui ha diritto di critica. Mi viene in mente quello che disse una volta John Kenneth Galbraith a proposito di un certo personaggio: "In altri tempi sarebbe stato un fascista, ora è soltanto un cretino". Uno che fa battute come quella di Berlusconi dimostra che, nonostante si alzi i tacchi, non è all'altezza. Purtroppo si dimostra che gestire un'azienda. Continuo a credere che un Presidente del Consiglio che ha conti aperti con la giustizia avrebbe dovuto avere la decenza di sbrigare prima le sue pratiche legali e poi proporsi come guida del paese".

C'è anche da chiedersi se questi strani personaggi, oscuri, sovversivi e perlopiù rossi fomentavano nelle menti delle persone odio, ineggiavano magari al terrorismo, o forse più timidamente raccontavano come televisione pubblica la verità che dava fastidio a qualcuno?
"Il presidente del Consiglio non trova niente di meglio che segnalare tre biechi individui: Santoro, Luttazzi e il sottoscritto. Quale sarebbe il reato? [...] Poi il presidente Berlusconi, siccome non intravede nei tre biechi personaggi pentimento e redenzione, lascerebbe intendere che dovrebbero togliere il disturbo. Signor presidente, dia disposizioni di procedere perché la mia età e il senso di rispetto che ho verso me stesso mi vietano di adeguarmi ai suoi desideri [...]. Sono ancora convinto che perfino in questa azienda (che come giustamente ricorda è di tutti, e quindi vorrà sentire tutte le opinioni) ci sia ancora spazio per la libertà di stampa; sta scritto - dia un'occhiata - nella Costituzione. Lavoro qui in Rai dal 1961, ed è la prima volta che un Presidente del Consiglio decide il palinsesto [...]. Cari telespettatori, questa potrebbe essere l'ultima puntata del Fatto. Dopo 814 trasmissioni, non è il caso di commemorarci."

Ma di quell'avventura alla RAI sono in molti a risentirne, in primis gli spettatori e i paganti del canone, ma soprattutto il sistema televisivo italiano pubblico, che si è visto cadere di professionalità e di qualità ma anche di forza economica a favore della privata Mediaset che ci ha guadagnato, anche parecchio. In fine la stagione della Censura e del Regime ha fatto fuori: Biagi, Luttazzi, Santoro, Massimo Fini, Freccero, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, telegiornali come TG1 e TG2. Ma alla fine nessuno si ricorda!
Arminio.

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