Il titolo non è ancora stato deciso

Il titolo non è ancora stato deciso

E' DISPONIBILE SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE IL NOSTRO ULTIMO LAVORO, UN CORTOMETRAGGIO INTITOLATO IL TITOLO NON E' ANCORA STATO DECISO
GUARDATE, CONDIVIDETE, COMMENTATE E VISITATE IL NOSTRO CANALE.

venerdì 30 maggio 2008

CLUSTER BOMB? NO GRAZIE!!


I delegati di 111 Paesi hanno raggiunto ieri a Dublino un accordo storico per la messa al bando delle cluster bomb. Dopo dieci giorni di intensi e spesso confusi negoziati, la notizia dell'accordo è arrivata a sorpresa, preceduta dalle dichiarazioni della Gran Bretagna che aveva anticipato ieri mattina la decisione di smantellare le cluster dal proprio territorio. "La Convenzione sulle armi a grappolo prevede - ha annunciato il ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin - che ogni stato firmatario si impegni in modo solenne a non utilizzare, produrre o acquistare" qualsiasi tipo di munizione cluster. Il testo, concordato con due giorni di anticipo rispetto alla fine dei lavori, verrà votato e approvato venerdi in seduta plenaria e firmato definitivamente il 3 dicembre a Oslo.
Proprio a Oslo era infatti iniziato, nel febbraio 2007, il processo che ha portato alla decisione attuale. Attraverso alcune tappe intermedie (Wellington, Lima, Vienna), è stata elaborato un accordo che obbliga ogni Paese firmatario a non: usare munizioni cluster; produrre, acquistare, commercializzare, stoccare, trasferire direttamente o indirettamente munizioni cluster; assistere o incoraggiare chiunque a intrattenere attività proibite dall'accordo con un altro Stato membro della convenzione. Secondo gli accordi, i Paesi dovranno procedere alla distruzione dei loro arsenali di munizioni cluster entro otto anni dalla firma dell'accordo. Secondo i detrattori del processo di Oslo, questo lascerà il tempo per la costruzione di nuove munizioni, sempre più sofisticate e sempre più precise, in grado di produrre danni minori alle popolazioni civili e aggirare eventuali restrizioni. I maggiori Paesi produttori di cluster bomb hanno boicottato la conferenza di Dublino. Stati Uniti, Russia, Cina, India, Israele e Pakistan erano infatti assenti, e come tali non rientrano nella convenzione.Il Senato Italiano ha votato ieri sera all'unanimità (con 271 voti) un ordine del giorno bipartisan per la messa al bando delle cluster bomb, le cosiddette bombe a grappolo. L'ordine del giorno è il frutto di un'intesa raggiunta all'ultimo momento tra la maggioranza e l'opposizione. L'odg impegna il governo "ad assumere nell'ambito della Conferenza di Dublino, a seguito della dichiarazione di Oslo, nel rispetto degli impegni internazionali e delle operazioni di pace delle Nazioni Unite dell'Ue e dell'Alleanza Atlantica, anche in relazione alle esigenze di integrazione reciproca, una decisa posizione a favore della messa al bando delle cluster bomb".
Il nostro Paese era presente alla conferenza di Dublino con un cartello di organizzazioni, riunite nella 'Campagna italiana contro le mine'.
E' una buona notizia... ma ancora poco affinche le guerre siano solo un brutto ricordo. Rimaniamo speranzosi che altre cose come queste possano accadere. Intanto noi Continuiamo a combattere per la pace e la non violenza!!
Oh!Rizzonti!

1 commento:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Poi l'amico Silvio telefonarà agli amici Putin e Bush e li convincerà a gettare le loro cluster bomb, anche senza aver firmato il trattato.
Il problema e su chi le getteranno.