Se precedentemente vi avevamo
spiegato quali sono le opzioni per uscire dall’EU o dall’Euro e le condizioni
della Grecia, oggi cercheremo di spiegare (imparzialmente) cos’è la Troika.
Cos'è la Troika?
Partiamo dall’etimologia della
parola, Troika è una parola russa (trojka) ovvero terzetto, sta al nostro
latino di triumvirato, ed è usato dai media per indicare un comitato costituito
da 3 persone o membri; Il termine è stato ripreso, già utilizzato per descrivere il governo negli stati soggetti al “Patto di
Varsavia” nell’era stalinista fino alla fine nel 1989.
Nel caso che ci interessa il
comitato della Troika di cui stiamo parlando è formato dalla Commissione Europea (che farebbe da governo europeo), la BCE (Banca Centrale Europea,
ovvero chi stampa l’Euro) i il FMI (Fondo Monetario Internazionale). La Troika con il passare degli anni è diventata organo ufficiale tanto da essere utilizzata nei comunicati ufficiali del Parlamento Europeo, le figure che maggiormente la rappresentano sono Manuel Barroso e Olli Rehn (presidente della Commissione Europea e commissario per gli Affari economici), Mario Draghi (presidente della Bce) e Christine Lagarde (direttrice operativa dell’Fmi).
Come nasce?
Quest’unione inizia molto tempo
prima della crisi greca, ovvero nel lontano 2008, quando a causa della bolla
speculativa scatenata in Usa e che nel giro di pochi giorni contagia tutti i
mercati internazionali, le ripercussioni si avvertono anche per molti stati che
si vedono per la prima volta “nudi”, ovvero il loro debito non è più gestibile
e difficilmente ripagabile, questo a sua volta spaventa gli investitori, ed è
qui che l’Unione Europea fa quadrato per evitare che questa crisi e la
possibile crisi in uno stato si possa diffondere in tutta Europa e danneggiare
la moneta unica (Euro), l’unione di questi comitati inizia ad occuparsi di
piani di salvataggio per i paesi dell’Eurozona colpiti (Cipro, Portogallo,
Grecia, Irlanda, Spagna, Italia) fornendo solo consigli non vincolati in cambio
di politiche più attente ai bilanci di come non siano state negli anni passati
(Austerity).
Questo non basta, nel 2011 la
crisi colpisce duramente e la Troika convince in extremis la Germania ad
attivare il “Fondo Salva Stati”, ovvero ogni Stato dell’UE versa una
percentuale in questo fondo usato in caso di bisogno come questo; I governi di
Grecia, Irlanda, Portogallo e Cipro sono a rischio insolvenza e partono i prestiti,
la Spagna viene aiutata solo per la ristrutturazione del sistema bancario,
gravemente colpito; in questo modo hanno potuto ottenere crediti a tassi di interesse “sostenibili” rispetto a
quelli praticamente impossibili richiesti dagli investitori sui mercati dei
capitali, dato che sarebbe stato impossibile garantire la restituzione,
ricordate che in questi casi il valore del tasso è legato alla difficoltà nella
restituzione del capitale; Inoltre la BCE è impegnata da tempo nell’acquisto
dei titoli di stato (Bot) che il mercato non ritira, garantendo agli stati un
continuo flusso di denaro che senza la vendita dei titoli non avrebbe alcuna
copertura.
Per la Grecia la situazione è
molto più grave, e perciò vengono attivati i fondi “Greek Loan Facility”, “European
Financial Stability Fund” e “European Stability Mechanism”, e nel maggio 2010
avviene il primo salvataggio quando viene erogato un prestito triennale di 110
miliardi di Euro.
Qual'è la sua politica?
Sembra tutto rose e fiori ma così
non è, la teoria della pratica della Troika che oltre ad essere il maggior
creditore è anche supervisore, è permettere agli stati richiedenti l’aiuto di
poter pagare prima ai mercati e poi ai fondi i debiti contratti alla scadenza,
ma nello stesso tempo viene chiesto ai paesi in cambio di fare una politica
dedita al risparmio e contro lo sperpero, queste azioni vengono proposte come
riforme che il governo dello stato deve attuare per via degli impegni presi,
queste riforme vanno dai tagli a qualsiasi cosa spenda denaro, alle politiche
fiscali, del lavoro, dell’economia e così via, in modo da garantire al paese la
possibilità di imparare a camminare e in un futuro continuare da solo. Le riforme richieste in cambio dell’ossigeno necessario
allo Stato per funzionare e fornire la minima assistenza al cittadino sono
drammatiche, ovvero che lo Stato risparmi soltanto per ripagare i debiti, mentre è
costretto a tagliare tutto, la Grecia è una vetrina sotto gli occhi di tutti su come è andata veramente
la politica dell’Austerity richiesta dalla Troika, lo Stato così sparisce e il
popolo è costretto a ripagare a caro prezzo debiti che non ha contratto per
servizi che non può più ricevere; Le cause sono svariate e vanno ricercate indietro, gli errori si pagano e per un popolo che si è scelto molto male i propri governanti che hanno provocato l'indebitato del paese portandolo a queste condizioni.
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