2° Puntata
Continuiamo il nostro viaggio fra i Video Musicali più belli ma senza dimenticare i pilastri, come abbiamo visto nella
precedente puntata i Queen non sono stati proprio i primi ad utilizzare il mezzo del Videoclip, ma allora a chi va il merito di aver utilizzato questo
mezzo che è diventato essenziale nella storia della musica moderna, essenziale
per artisti e case discografiche, oltre ad essere in alcuni casi utilizzato in
maniera molto artistica?
Ma se dobbiamo dare a qualcuno il
merito dobbiamo anche darne il demerito per cui ora siamo invasi da video di
Bieber e Directioner e altri…
Il primo ad autoproclamarsi è stato
Tony Bennett (Tornato alla ribalta grazie ad uno degli album più interessanti dell’anno realizzato con Lady Gaga) che
nella sua autobiografia afferma di aver creato lui il primo clip musicale nel
1956 con la canzone "Stranger in Paradise", ad opera forse della BBC,
ma il video se c’è, è chiuso in caveau della BBC, non accessibile ai nostri
profani occhi.
A conti fatti il primo sembra
essere Elvis Presley, il Re del Rock and Roll o The King il padre dei videoclip musicali? Sembrerebbe proprio di sì, solo che la palma del
primo video se la giocano due suoi brani:
Blue Suede Shoes
Brano musicale standard rock and
roll scritto e registrato prima dal chitarrista Carl Perkins nel 1955, poi
Elvis vi incise la cover nel 1956 e nello stesso anno registrò questo video,
che inoltre possiamo vedere è a colori! È molto semplice, lui su un palco con
in mano la chitarra.
La canzone è considerata uno dei
primi brani di puro rockabilly che incorpori elementi di blues, country e pop
allo stesso tempo.
Jailhouse Rock
E’ il capolavoro per eccellenza
del rock and roll, da qui molto probabilmente è nato il Rock o giù di lì, il
video vede Elvis intento a cantare e ballare con la differenza del precedente che
è senza chitarra ed è accompagnato da un sacco di persone che ballano insieme a lui.
La canzone da il titolo al terzo
film di Elvis e risulta essere un
grande successo rimanendo per 7 settimane al primo posto della US Chart, la
canzone segna l’inizio del periodo musicale più bello e produttivo nella carriera di Elvis.
Conclusioni:
Quindi Elvis ha inventato i
videoclip ma perché non hanno funzionato? I motivi sono vari, mancava ancora
un pubblico a cui indirizzarli, sì Elvis aveva successo ma non c’erano ancora
i maggiori spettatori di video musicali, il consumismo doveva ancora
inventare i giovani, inoltre la sete di musica visiva era saziata dai film
musicali, nati in Usa e poi esportati con grande successo anche in Italia,
conosciuti da noi come “Musicarelli” di cui i maggiori esponenti furono
Celentano, Little Tony e Morandi.
Possiamo dire che il
videoclip non è nient’altro che un cortometraggio musicale ed è figlio del
lungometraggio musicale, la differenza sta che l’artista in un film vi metteva
tutto il suo disco mentre nel videoclip vi troviamo il suo singolo con maggiore possibilità di successo, il successo successivo del videoclip è dato dal crollo del
lungometraggio musicale che come genere è finito, gli ultimi film dove vi
troviamo cantanti anche di successo sono risultati tutti flop, adesso al cinema
viene trasmesso direttamente il film del concerto.
Ultima ragione, Elvis ha successo e piace ai giovani americani, ma il primo mezzo cioè il cinema trova
successo ma per il mezzo televisivo in mano al puritanesimo americano, Elvis
risulta essere troppo volgare, viene d’altronde cancellato a causa del suo movimento
“pelvico” e del suo ballo sessualmente scatenante, vi ricordo che siamo negli
anni ’50!
Elvis possiamo definrlo il Lumière del videoclip, perché come loro “scoprì” il mezzo ma non si rese
conto della sua potenzialità e quando venne il tempo non lo utilizzò anche per
il fatto che la sua carriera non è stata certo delle più standar, il suo stile
è stato proprio della prima rock-star, e dopo un lungo periodo buio ne uscì solo
verso metà anni 70 fino alla prematura scomparsa.
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