18° Puntata
Con molto piacere ritroviamo un brano dei The Who, il brano è “Happy Jack” singolo pubblicato in UK nel dicembre 1966, incluso nel secondo album della band A Quick One, il brano scritto da dal chitarrista Pete Townshend, è uno dei pochi brani cantati sia da Roger Daltrey voce solista con il contributo del bassista della band John Entwistle; Il brano è un ottimo successo per i The Who che arrivano a posizionarsi nella 3° posizione in Uk ed entrare nel Top 40 in Usa;
Il brano spiegato dall'autore parla di un uomo, un senzatetto che dormiva sulla spiaggia vicino a dove egli andava in vacanza da bambino, i bambini sulla spiaggia ridevano di lui e lo prendevano in giro arrivando anche, in un'occasione, a seppellirlo nella sabbia, ma lui non sembrava mai prendersela e rispondeva con un sorriso benevolo ad ogni affronto, da qui Happy Jack, presunto nome del senzatetto.
Una piccola curiosità si trova verso la fine del brano dov’è possibile udire Townshend che urla “I saw you!” ("Ti ho visto!"), si potrebbe riferire al batterista Keith Moon che scoperto mentre cercava di aggiungere la sua voce all'incisione, cosa che la band non ha gradito.
Perché vedere il video? Il video si discosta assolutamente dal testo, che come già detto parla di un senzatetto felice, il video decide di raccontarci una storia, è un passo decisivo per la storia dei videoclip, perché finalmente si prova qualcos’altro, qualcosa di diverso, ovvero come già visto con i Beatles, la band non viene più ripresa nell’esecuzione del brano in playback, ma viene girata una piccola storiella, di solito dovrebbe affrontare il tema del brano ma in questo caso non vi è nesso, il gruppo interpretare un gruppo di ladri maldestri con tanto di scoperta del tentativo di furto da parte di una guardia.
Buona visione buon ascolto!
"E non potevano impedire a Jack di sentirsi felice"
Bonus:
In quest’anno gli The Who realizzarono un buon numero di clip, molto interessanti dal punto di vista musicale più che per la realizzazione dei video, difatti la band è impegnata semplicemente ad eseguire i brani in playback, rimangono un importante documento dell’epoca e per gli amanti della band e della musica rock.
The Kids Are Alright
Substitute
⇐ Puntata precedente:
Subterranean Homesick Blues
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