Questo post fa parte della rubrica Best Videoclip, ovvero un viaggio attraverso i migliori videoclip musicali nella storia della musica.
22° Puntata
In Italia non c’è solo il grande
Adriano Celentano, ma c’è un intero mondo musicale che sta esplodendo, il 1966
sarà ricordato come un grande anno per la Beat Generation, che per fortuna ha
trovato un suo riconoscimento perfino in anni recenti, fu uno dei momenti
musicali italiani fra i più importanti e innovativi, non durò molto e la
maggior parte dei brani prodotti erano cover, ma conteneva molti aspetti e sfaccettature
nuove in Italia, l’amore per il rock, per i capelli lunghi, per l’anticonformismo,
i capelli lunghi, l’amore per Beatles, l’Inghilterra e tutta la Brit Invasion,
poi la politica, non quella che conosciamo, ma l’impegno politico e la Pace.
Fa spicco una della più famose e forse anche fra le più durature, stiamo parlando degli Equipe 84, band che l'autorevole Wikipedia ritiene esponente di quel rock psichedelico che veniva a formarsi in quegli anni, attivi dal 1964 al 1979 ed una carriera con grandi pezzi divenuti classici, proprio come quello che vi proponiamo “Io Ho in Mente Te”, brano molto orecchiabile e spero che molti di voi già conoscano, il brano anch’esso cover “You Were on My Mind” di Barry Mc Guire (Non MacGyver!) portata con successo in Italia, già cover della versione originale dei We Five, e per non finire faceva da concorrenza alla cover di quell'anno, sempre in italiano di Paul Anka artista in quel periodo molto amato da noi (Un'Inception di cover).
Questo è uno dei pochi casi in
cui il senso del brano è stato mantenuto anche nella versione italiana, perché i
produttori per adattare la musica al testo italiano la facevano riscrivere da
eccellenti parolieri, ma che per ragioni musicali ne facevano perdere il senso
dall'originale, infatti il parolieri è Mogol, nome di garanzia.
Quell'anno gli Equipe avranno un
grande successo, grazie all'omonimo album, che contiene oltre a questo brano, “Un
Giorno Tu Mi Cercherai” presentata a Sanremo di quell'anno, la cover di “Bang
Bang” e “Auschwitz” di Francesco Guccini, insomma musica che univa l’utile al
dilettevole.
Il video non è da meno e segue
per lo più le idee che venivano dall'Inghilterra, rappresenta la Swinging London in versione italiana, un video simpatico, in cui sotto le note di una
canzone d’amore il gruppo si diverte in simpatiche situazione, si diverte e non
si prende troppo sul serio, ragazzi è amore non video tristi di ragazzi tristi
che cantano a ragazze tristi, perché questo è Beat ed il Beat non è per ragazzi
tristi!
" Io lavoro più forte,
Ma ho in mente te "
Bonus:
La famosa versione da cui è tratta la cover, "You Were on My Mind" cantata da Barry McGuire:
⇐ Puntata precedente:
Il Ragazzo della Via Gluck
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